Mi ricordo di quando piccolo ero
che mi scambiarono con un bottone e finii lontano (forse!!) che non conoscevo nessuno ma tutti mi volevano.
Vedevo bocche, milioni di denti, infinitesimi di colori che mi guardavano e mi acclamavano (forse!!).
Io, in veritade, non capivo cosa dicessero
lingue strane
parole incomprensibili
polvere sugli occhi
ma mi piaceva
come l'essere caduti dentro una pozza piena di fantasie perfette (vogliamo parlare di questo concetto???) che in qualsiasi modo ti muovi
non ti muovi
ti fanno muovere
è sempre meraviglioso
e....... (scusate la ripetizione) perfetto (non c'è nulla da recriminare sul perfetto! Il mio esempio ideale sul perfetto è:
vedi una scarpa e questa ti avvolge il piede, lo crogiola, valorizza, sposa, armonizza, sponsorizza, lieutizza? Allora è Perfetta).
Mi piaceva dunque starci ed esserci, anche se non ci capivo un beneamato cazzo.
Poi ho capito che chi mi acclamava comunque mi avrebbe portato via da lì
in un altro posto che non conoscevo
magari più bello
magari simpatico
magari era magalli quel tizio
e......... ho imparato a nascondermi
abbbruttirmi (e abbrutire)
come fanno i piccioni che in realtà sono degli agglomerati di uova di caviale.
PUBBLICITA'
La morale non ha prezzo!
Per tutto il resto c'è Armando il cozzolaro che ti riempie e ti fà sentire nudo.
Aperto sempre, anche quando ti và!
Da quel momento in poi le mani di nessuno mi hanno più toccato
non sentivano più quello che avevo da dire
mi spostavano semplicemente
Alla fine ho capito cos'ero
ero un pezzo di lampione che tutti cercavano perchè nessuno in paese ne aveva.
Servivo, ecco tutto
eppoi quando scopersero che, per fare luce, bastavano un bastone e una scintilla
nessuno aveva più bisogno di me!!!!
- e io che pensavo di essere indispensabile
Mah.... questa merda che ci mettono in testa.
sabato 30 agosto 2008
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