poi una volta cadde dall'albero
un albero d'ulivo
uno di quelli che sembrano dita conficcate nella terra
si alzò
come se nulla fosse accaduto
come se cadere fosse la cosa più naturale del mondo
si scrollò di dosso un pò di polvere
nuvole leggere
e continuò a correre
correre e correre
senza fermarsi
con le ginocchia sgusciate
aperte
stradine di sangue sulla pelle
poi accese la luce della camera
tutto era come sempre
in ordine
solo i suoi capelli bagnati
e un leggero affanno
come dopo una corsa
come dopo una corsa
venerdì 24 ottobre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento